

Allora, a teatro ci vanno sempre meno persone e per invertire questa tendenza ci sono due modi: uno è fare un grande spettacolo, l’altro è sparare a chi non viene Purtroppo il secondo metodo non è ancora legale, o almeno così dice il mio avvocato, quindi mi sto concentrando sul primo.
Tutti mi chiedono: "Quando torni?". Ma non come per un artista, più tipo un ex in coma etilico: "Quando torni in te?".
Quindi riparto con un nuovo spettacolo. Perché fare uno spettacolo nuovo, direte voi? Perché se faccio quello vecchio mi denunciano per plagio. Anche se è mio, perché ormai viviamo in un mondo dove un'IA potrebbe dirmi: "Mi dispiace, il tuo spettacolo è stato già scritto... da te! E ora devi pagare una licenza per usarlo".
Questo spettacolo sarà nuovo, sorprendente, ci saranno musica, video, ospiti improbabili e attualità con spunti surreali. Ma soprattutto, sarà l'unico show in cui se ti alzi per andare in bagno, quando torni la storia è completamente cambiata. "Ero a vedere uno spettacolo comico, ora stanno parlando di fisica quantistica!".
Sarà uno show che parlerà del mondo di oggi, ma senza annoiarvi con le solite cose. Perché diciamolo, il mondo va talmente veloce che se stai fermo un attimo, ti ritrovi superato anche dalla nonna con il deambulatore. "Nonna, dove vai?" "Sto aggiornando il sistema operativo!".
E poi ci sarà tanta musica, perché senza musica non si vive. O meglio, si vive male, tipo quelli che ascoltano solo i messaggi vocali di WhatsApp. Quelli non vivono, resistono. E alcuni sono già in modalità aereo.
Quindi, segnatevelo: arrivo con un nuovo spettacolo. E stavolta non potrete dire che non lo sapevate. O meglio, potrete dirlo, ma ci sarà un video di me che vi guarda e dice: "Ma davvero?